GLI OBIETTIVI CHE ABBIAMO RAGGIUNTO NEL 2014
Centro Orfanotrofio Suore Missionarie Francescane di Maria
Kintambo – Comune di Kinshasa
Visita e consegna di alimenti da parte dei Soci di Speranza Bambini
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Un’ora conviviale con i piccoli dell’orfanotrofio che sanno ripagare con amore ogni visita gradita, segno di un sostegno affettivo concreto
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Da qui è nato il progetto di fornire apparecchiature per la conservazione degli alimenti per permettere alla Struttura di avere una gestione strategica dei viveri
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Centro per Bambini di Strada
Kinshasa - febbraio 2014
Incontro avvenuto alla sera dopo un black-out elettrico.
Consegna di indumenti presso la struttura accogliente. Nell’occasione, si è organizzata una chiacchierata con i bambini, con i gestori del Centro e con i membri di Speranza Bambini. Dal dialogo è emersa la necessità di intervenire a livello sanitario sui due bambini in primo piano nella foto sopra assicurando loro una visita di un medico specialista, i medicinali e le relative cure. A distanza di tempo i membri di Speranza Bambini hanno potuto constatarne la guarigione. |
La chiacchierata, nell’ascoltare i bambini, è stata un momento commovente. Ci hanno colpito la spontaneità e l’innocenza mostrate nonostante le condizioni di vita alle quali sono costretti. Nessun lamento da parte di questi piccoli, coscienti di essere in condizione di grande precarietà.
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La mancanza di luce ha reso difficile la possibilità d’immortalare con una fotografia quanto era grande la loro gioia per un gesto che non risolveva interamente i loro problemi, ma che al momento li faceva sentire ben voluti, il tutto con la semplicità dei piccoli.
Alcuni si sono cambiati subito, altri hanno deciso di indossarli la domenica seguente. |
Durante una visita dei membri di Speranza Bambini.
Momento ricreativo all’Orfanotrofio in periferia di Kinshasa.
Bambini maggiormente provenienti dall’Est del Congo: Nord e Sud Kivu. È una grande gioia per un adulto trasmettere gioia ad altri, soprattutto ai bambini. Si balla, si ride senza pensare alle atrocità viste o vissute durante una guerra. Purtroppo alcuni di essi hanno assistito drammaticamente all’uccisione dei propri genitori. Ora non si piange, si balla e si ride senza banalizzare il passato doloroso. |
Dopo il momento del ballo e del gioco si è proceduto alla consegna di alimenti per i bambini
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Il poco che si dà con dignità e rispetto, nella misura in cui si può è ben accetto, fa illuminare i volti dei bambini.
E’ accolto come un gesto di speranza: “qualcuno ha pensato anche a noi…” è la frase più bella che si poteva sentire da una bimba al di là del gesto compiuto. |
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